a cura di Veronica Cireneo
Il brano che segue è la sintesi di una conversazione svoltasi qualche sera fa, intorno ai dolori di Cristo, tra la scrivente e un caro amico di Napoli: Antonio. Nata dall'osservazione di questa foto di copertina, col permesso dell'interlocutore ne riportiamo qualche stralcio, che riteniamo essenziale per la Fede. Buona lettura e meditazione
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Veronica:
"Come ben sai, Antonio, tra le scusanti che i falsi pastori avanzano, per giustificare balletti, biciclettate e paninate varie nelle chiese, primeggia quella della Resurrezione di Cristo. "Cristo è risorto" - dicono, quindi -"allegria e stop musi lunghi!"
Dimenticano purtroppo - sono ormai più protestanti che cattolici, gli stessi che considerano la Messa solo come un banchetto - che tra l'Ultima Cena e la Resurrezione, c'è stata la Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo.
Ma noi che abbiamo Fede sappiamo che quella Sua morte concreta, ci ha salvato dall'inferno, non l'evento miracoloso della Resurrezione, che pure siamo obbligati a credere per fede.
E sappiamo pure che la Morte di Cristo è la stessa Morte che celebriamo nella Messa sull'Altare, che è il Calvario, dove Cristo viene perpetuamente Crocifisso, oltre che dalle nostre colpe, come si vede chiaramente in questa foto".
Antonio:
"Si, ma vedi Veronica. C'è addirittura chi crede che possa essere esagerata una foto del genere, invece proprio questa, più di tante altre è, verosimilmente, l'immagine che si presentò agli astanti sotto la Croce di Gesù Crocifisso sul Calvario , dopo la flagellazione e la triplice coronazione di spine! Se nelle nostre chiese, nelle case, nelle scuole, nelle rappresentazioni foto e cinematografiche non fosse stata sostituita da scialbe e contraffatte effigi, gli uomini avrebbero meglio compreso le atrocità subite da Nostro Signore. Maggiore sarebbe stato il compatimento per il suo infinito dolore e, forse, ci sarebbe stato un numero maggiore di conversioni.
Addirittura ora invece stanno eliminando del tutto il Crocifisso dai luoghi pubblici, per non offendere i "fedeli" di altre religioni".
Veronica:
"Non solo questa foto non è un falso, ma lo stato delle Sue Sacratissime Membra è confermato da Gesù Stesso. La Serva di Dio Luisa Piccarreta nell' opera "Le ore della Passione", ove riporta le parole che Gesù dalla Croce rivolse al Padre per implorare la salvezza di tutte le anime, scrive: "Guardami oh Padre, non ho più un centimetro dove farmi aprire altre piaghe!" E quel Corpo martoriato è lo Stesso che si fa presente sull'Altare al momento della consacrazione.
Se non ti dispiace pubblicherei questa conversazione e questa immagine per ricordare cosa toccano i fedeli che afferrano l'Ostia con le mani
Antonio. "Conosco bene le Ore della Passione. Le medito quotidianamente. Certo Veronica, pubblicate pure questo dialogo. Che la gente riprenda ad inginocchiarsi a mani giunte di fronte a Cristo Ostia e ripensi spesso a quello che il Salvatore delle anime nostre ha patito per i peccati, che commettiamo tutti i giorni. E se non per se stessi, si ravvedano per riparare e compatire quel Cuore ripetutamente trafitto e martoriato. Santa notte, Veronica. Laudetur Jesus Christus .
Veronica: " Grazie, Antonio. Abbiamo reso felice Gesù, questa sera, con la nostra conversazione. Egli ama che si parli, nei nostri discorsi, della Sua dolorosissima Passione. Tanto più ora che ci avviciniamo alla Quaresima. Santa notte a te. Laudetur nunc et semper Jesus Christus e a presto!
Veronica Cireneo
Sabato 8 febbraio 2025
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2 commenti:
Può essere una bella discussione. Ma c'è una domanda? Che fine ha fatto il comando di Gesù: il vostro parlare sia si si e no no. Ecco perché oggi nella chiesa si è arrivati con tutte queste divisioni.Abbiamo disubbito a Gesù
Cioè?
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