sabato 9 marzo 2024

CHIEDE AL PRETE UNA MESSA di RIPARAZIONE e la BLOCCANO su FB

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Testimonianza dagli U.S.A: a cura di Veronica Cireneo.

Riceviamo da Franca, nome di fantasia, un’Alleata del sud Italia, residente negli Stati Uniti che partecipa spesso e prontamente alle attività proposte dagli Alleati, questa testimonianza riguardante il flash bombing sui Crocifissi osceni esposti nelle due chiese di Firenze e in provincia di Napoli [vedi]
 
Per aver chiesto Messe di riparazione sulla pagina fb della parrocchia dell' Addolorata di Tavernanova che espone uno dei Crocefissi nudi, prontamente dal sacerdote, o da chi per lui amministra, il commento di Franca veniva oscurato e bloccata dalla pagina l’autrice.Stesso destino subiva chiunque chiedesse di coprire i fianchi al Cristo nudo.

Ascoltiamola anche se, mentre oggi si svolgerà il rosario pubblico di riparazione contro l'orrore della mostra di Carpi dove nel quadro principale la figura maschile centrale viene abusata da un pederasta,   [vedi] scena rivoltante che neanche all’inferno probabilmente accetterebbero di esporre, e che solo delle sotto-bestie potevano desiderare in quaresima ed in ogni altro tempo, questa testimonianza al suo confronto sembrerebbe insignificante.

Ma non lo è. È piuttosto una tappa del filo rosso dell'horror della moderna porno-teologia che non vede l'ora di sporcare ciò che è Purezza eterna ed infinita. A questo proposito una domanda sorge spontanea: hanno idea questi signori delle maledizioni che si attirano sulla testa?! Il tempo stringe! Cosa aspettano a convertirsi?! 
 
§§§

In data Lunedì 26 Febbraio buona parte del Gruppo Telegram del canale ufficiale nazionale “Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo” è stata scossa da fortissimi moti di risentimento ed indignazione, avendo appreso che in due Chiese Italiane sono attualmente esposti due Crocifissi (l’uno, un’opera originale di Michelangelo Buonarroti, e l’altro, la copia della medesima) nei quali il Cristo è rappresentato completamente nudo.

La notizia riportata nel gruppo degli Alleati precisava che Michelangelo, nel fare dono della suddetta opera al priore di un convento, abbia espressamente ordinato che, per l’esposizione, al Cristo Crocifisso venisse indossato un velo. Evidentemente, (periodo ipotetico della possibilità - ipotesi possibile, ma non certa), i sacerdoti delle due Chiese in questione ignoravano la volontà dello stesso autore del Crocifisso. Tuttavia, l’ignoranza di questo dettaglio non sarebbe stato grave se i sacerdoti in questione avessero avuto un pizzico di buon senso e specialmente un po' di amore, come un sacerdote dovrebbe avere nei confronti di Nostro Signore Gesù Cristo, per approdare alla necessaria opportunita’ di coprire preventivamente i fianchi del Crocifisso per la sua esposizione al pubblico! Affermazione retorica, a quanto pare.

Con l’intento di canalizzare lo sdegno per un sì grave oltraggio subito da Nostro Signore e di operare in un’ azione concreta volta a riparare l’insolenza in tempi immediati, moltissimi Alleati — in collaborazione con l’Avvocato Roberto De Petro, autore del documento — hanno sottoscritto ed inviato via mail ai sacerdoti responsabili ed alle loro due rispettive Curie vescovili, oltre che al quotidiano nazionale: “La Verità “ di Belpietro una Diffida a coprire prontamente i suddetti Crocifissi (riservandosi al contempo la possibilità di considerare gli estremi del reato di vilipendio).

Ma dal momento che la mail di una delle due chiese in questione è risultata inesistente, alcuni Alleati hanno voluto esprimere la loro disapprovazione con la pubblicazione di commenti specifici sull’argomento direttamente sulla pagina Facebook della Chiesa di Tavernanova, dove il sacerdote, o chi per lui l’amministra, tempestivamente cancellava i commenti, anche bloccando gli autori.

Cosa che non avrebbe compiuto se quest'atto di offendere il pudore di nostro Signore Gesù Cristo fosse stato fatto in “buona fede” ed in maniera “inconsapevole”.

Gli Alleati, invece, si sarebbero aspettati, considerata la dichiarazione pubblica di scandalo, che quel Crocifisso nudo suscita in gran parte dei fedeli, la profusione, da parte del sacerdote, delle più umili scuse, nonché la messa in atto di una immediata riparazione, come si chiedeva di fare nel commento pubblicato che come tutti gli altri è stato regolarmente eliminato, senza essere presa in minima considerazione la proposta contenuta nel commento, che riproponiamo nella speranza che qualche sacerdote di buona volontà si occupi di fare quanto in esso suggerito.
 

Il post su Facebook cancellato: 

"Le orribili mancanze di riverenza e rispetto, e spesso vere e proprie profanazioni, verso le cose sacre che avvengono purtroppo ormai quotidianamente e quasi dovunque, sono un continuo tormento per i cuori degli amanti di Nostro Signore e più ancora per il Sacratissimo Cuore Stesso. 
 
Quando certi sacrilegi avvengono proprio nella Casa di Dio e proprio da coloro che sono preposti a difendere la Santità, l’Onore e la Purezza di Nostro Signore, si rimane attoniti oltreché indignati.
 
Si ricordi (o se privi di tale conoscenza ci si adoperi per imparare) che, nonostante ai tempi dell’Impero Romano coloro che erano condannati a questa sorte venivano crocifissi nudi, a Nostro Signore Gesù Cristo fu concesso dal Padre (e, secondo quanto rivelato da alcuni mistici, per espressa supplica di Gesù al Padre) di venire crocifisso con i fianchi coperti.
 
Come si osa agire diversamente dalla Volontà del Padre?

Come si osa offendere il pudore del Nostro Dolcissimo Salvatore?
 
Chi di dovere si adoperi immediatamente di coprire i fianchi di quel Crocefisso e più Messe di riparazione nella stessa chiesa (ed in altre) siano celebrate! Amen"
 
Saluti cari a tutti, fratelli. Preghiamo

Laudetur Jesus Christus

Franca

9 marzo 2024

Canale telegram degli Alleati

https://t.me/veronicacireneo

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Testimonianza dagli U.S.A: a cura di Veronica Cireneo.

Riceviamo da Franca, nome di fantasia, un’Alleata del sud Italia, residente negli Stati Uniti che partecipa spesso e prontamente alle attività proposte dagli Alleati, questa testimonianza riguardante il flash bombing sui Crocifissi osceni esposti nelle due chiese di Firenze e in provincia di Napoli [vedi]
 
Per aver chiesto Messe di riparazione sulla pagina fb della parrocchia dell' Addolorata di Tavernanova che espone uno dei Crocefissi nudi, prontamente dal sacerdote, o da chi per lui amministra, il commento di Franca veniva oscurato e bloccata dalla pagina l’autrice.Stesso destino subiva chiunque chiedesse di coprire i fianchi al Cristo nudo.

Ascoltiamola anche se, mentre oggi si svolgerà il rosario pubblico di riparazione contro l'orrore della mostra di Carpi dove nel quadro principale la figura maschile centrale viene abusata da un pederasta,   [vedi] scena rivoltante che neanche all’inferno probabilmente accetterebbero di esporre, e che solo delle sotto-bestie potevano desiderare in quaresima ed in ogni altro tempo, questa testimonianza al suo confronto sembrerebbe insignificante.

Ma non lo è. È piuttosto una tappa del filo rosso dell'horror della moderna porno-teologia che non vede l'ora di sporcare ciò che è Purezza eterna ed infinita. A questo proposito una domanda sorge spontanea: hanno idea questi signori delle maledizioni che si attirano sulla testa?! Il tempo stringe! Cosa aspettano a convertirsi?! 
 
§§§

In data Lunedì 26 Febbraio buona parte del Gruppo Telegram del canale ufficiale nazionale “Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo” è stata scossa da fortissimi moti di risentimento ed indignazione, avendo appreso che in due Chiese Italiane sono attualmente esposti due Crocifissi (l’uno, un’opera originale di Michelangelo Buonarroti, e l’altro, la copia della medesima) nei quali il Cristo è rappresentato completamente nudo.

La notizia riportata nel gruppo degli Alleati precisava che Michelangelo, nel fare dono della suddetta opera al priore di un convento, abbia espressamente ordinato che, per l’esposizione, al Cristo Crocifisso venisse indossato un velo. Evidentemente, (periodo ipotetico della possibilità - ipotesi possibile, ma non certa), i sacerdoti delle due Chiese in questione ignoravano la volontà dello stesso autore del Crocifisso. Tuttavia, l’ignoranza di questo dettaglio non sarebbe stato grave se i sacerdoti in questione avessero avuto un pizzico di buon senso e specialmente un po' di amore, come un sacerdote dovrebbe avere nei confronti di Nostro Signore Gesù Cristo, per approdare alla necessaria opportunita’ di coprire preventivamente i fianchi del Crocifisso per la sua esposizione al pubblico! Affermazione retorica, a quanto pare.

Con l’intento di canalizzare lo sdegno per un sì grave oltraggio subito da Nostro Signore e di operare in un’ azione concreta volta a riparare l’insolenza in tempi immediati, moltissimi Alleati — in collaborazione con l’Avvocato Roberto De Petro, autore del documento — hanno sottoscritto ed inviato via mail ai sacerdoti responsabili ed alle loro due rispettive Curie vescovili, oltre che al quotidiano nazionale: “La Verità “ di Belpietro una Diffida a coprire prontamente i suddetti Crocifissi (riservandosi al contempo la possibilità di considerare gli estremi del reato di vilipendio).

Ma dal momento che la mail di una delle due chiese in questione è risultata inesistente, alcuni Alleati hanno voluto esprimere la loro disapprovazione con la pubblicazione di commenti specifici sull’argomento direttamente sulla pagina Facebook della Chiesa di Tavernanova, dove il sacerdote, o chi per lui l’amministra, tempestivamente cancellava i commenti, anche bloccando gli autori.

Cosa che non avrebbe compiuto se quest'atto di offendere il pudore di nostro Signore Gesù Cristo fosse stato fatto in “buona fede” ed in maniera “inconsapevole”.

Gli Alleati, invece, si sarebbero aspettati, considerata la dichiarazione pubblica di scandalo, che quel Crocifisso nudo suscita in gran parte dei fedeli, la profusione, da parte del sacerdote, delle più umili scuse, nonché la messa in atto di una immediata riparazione, come si chiedeva di fare nel commento pubblicato che come tutti gli altri è stato regolarmente eliminato, senza essere presa in minima considerazione la proposta contenuta nel commento, che riproponiamo nella speranza che qualche sacerdote di buona volontà si occupi di fare quanto in esso suggerito.
 

Il post su Facebook cancellato: 

"Le orribili mancanze di riverenza e rispetto, e spesso vere e proprie profanazioni, verso le cose sacre che avvengono purtroppo ormai quotidianamente e quasi dovunque, sono un continuo tormento per i cuori degli amanti di Nostro Signore e più ancora per il Sacratissimo Cuore Stesso. 
 
Quando certi sacrilegi avvengono proprio nella Casa di Dio e proprio da coloro che sono preposti a difendere la Santità, l’Onore e la Purezza di Nostro Signore, si rimane attoniti oltreché indignati.
 
Si ricordi (o se privi di tale conoscenza ci si adoperi per imparare) che, nonostante ai tempi dell’Impero Romano coloro che erano condannati a questa sorte venivano crocifissi nudi, a Nostro Signore Gesù Cristo fu concesso dal Padre (e, secondo quanto rivelato da alcuni mistici, per espressa supplica di Gesù al Padre) di venire crocifisso con i fianchi coperti.
 
Come si osa agire diversamente dalla Volontà del Padre?

Come si osa offendere il pudore del Nostro Dolcissimo Salvatore?
 
Chi di dovere si adoperi immediatamente di coprire i fianchi di quel Crocefisso e più Messe di riparazione nella stessa chiesa (ed in altre) siano celebrate! Amen"
 
Saluti cari a tutti, fratelli. Preghiamo

Laudetur Jesus Christus

Franca

9 marzo 2024

Canale telegram degli Alleati

https://t.me/veronicacireneo

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