a cura di Veronica C.
Per il diario degli Alleati, la storia di come la recita del Santo Rosario
davanti al Tabernacolo ottenga risultati insperati. L'articolo dell'amico
Pier Patriarca, che ringraziamo di cuore, ci giunge da Vercelli. Buona
lettura §§§
Cari Alleati, Ave Maria!
A proposito dell’importanza dell’esempio voglio raccontare quello riguardante
la recita pubblica del Santo Rosario. Mi chiamo Pier e amministro il gruppo
locale degli Alleati dell'Eucarestia di Vercelli.
Partecipo normalmente alla Santa Messa nella Chiesa della Madonna del Popolo a
Romagnano Sesia dove, autorizzato dal Vescovo di Novara, celebra in Vetus Ordo
Monsignor Federico Ponti.
Pur tuttavia come parrocchiano della Prepositura di San Pietro a Gattinara,
retta da un modernista convinto, continuo a frequentare la chiesa di Santa
Marta, anche per dare il buon esempio della genuflessione a mani giunte, al
momento della Comunione, che ricevo regolarmente in bocca.
Insieme ad un caro amico, qualche tempo fa, eravamo lì a domandarci che cosa
avremmo potuto fare per contrastare la lenta, ma inesorabile e dolorosa
erosione dei fondamenti del cattolicesimo ad opera del clero modernista.
Senza troppo indugiare, approdammo in breve, e ne siamo ora anche più
convinti, ad una risposta condivisa: nessun’altra strada poteva e può essere più efficace che la recita del Santo
Rosario davanti al Tabernacolo!
Il Rosario: arma potentissima che scioglie i cuori più induriti e rianima i
tiepidi, secondo San Giovanni Bosco è il “fallimento del diavolo” e via sicura
che attraverso Maria, ci permette di implorare Dio nella certezza
d’esser ascoltati.
Decidemmo così d’iniziare a recitare Rosario e Litanie Lauretane prima della
Messa domenicale delle 18,30 nella Chiesa di Santa Marta a Gattinara.
Domandammo il permesso al Preposito, che non riuscì a dir di no, forse
pensando che l’iniziativa non avrebbe avuto seguito. E così, a volte da solo,
a volte con il mio amico Massimo, iniziammo a pregare regolarmente.
Dopo poco si unì a noi Vera, una piissima madre di famiglia e ottima
cattolica, che mi segue, caso più unico che raro, anche nel ricevere la
Particola in bocca. Come me, inginocchiandosi a terra.
Così, Domenica dopo Domenica, siamo giunti ora ad esser a volte più di dieci a
pregare insieme, ma la cosa che ci ha meravigliato, tanto ci è giunta
inaspettata, è che da qualche tempo, addirittura il prete, che normalmente
arrivava giusto qualche minuto prima d’iniziare la celebrazione eucaristica,
si siede tra i banchi e prega con noi.
È così raro vedere un prete che prega tra i banchi...che al vederlo, sempre
grati al Cielo, ci commuoviamo ogni volta!
Non solo! Con nostro grande stupore, due Domeniche fa, durante l'Omelia, il
sacerdote è giunto addirittura ad affermare che non basta partecipare alla
Messa, a volte facendolo anche distrattamente, ma che è necessario prepararsi
al Santo Sacrificio recitando il Rosario e le Litanie.
È come se avesse scoperto, anche per se stesso che è più facile celebrare con
maggiore concentrazione dopo aver invocato il Nome Benedetto di Maria
Santissima, nel Santo Rosario.
Sappiamo bene che una rondine non fa primavera! Non abbiamo idea se il sacerdote
continuerà a pregare con noi, né se si aggiungeranno altri, ma di una cosa
possiamo stare certi: fino a poco tempo fa, nulla di tutto questo esisteva e
prima della Messa la Chiesa era tristemente vuota e fredda.
Ah, se ha ragione Sant’Agostino quando afferma che:
“Le parole insegnano, ma sono gli esempi che trascinano”!
Voglia Dio moltiplicare questo ed altri focolai di preghiera davanti al
Tabernacolo, che Gli offriamo anche e soprattutto per le necessità della Santa
Madre Chiesa, per le vocazioni e per la santificazione dei sacerdoti
cattolici. Così sia.
Laudetur Jesus Christus nunc et semper
Pier Patriarca, Vercelli
14 settembre 2024
a cura di Veronica C.
Per il diario degli Alleati, la storia di come la recita del Santo Rosario
davanti al Tabernacolo ottenga risultati insperati. L'articolo dell'amico
Pier Patriarca, che ringraziamo di cuore, ci giunge da Vercelli. Buona
lettura §§§
Cari Alleati, Ave Maria!
A proposito dell’importanza dell’esempio voglio raccontare quello riguardante
la recita pubblica del Santo Rosario. Mi chiamo Pier e amministro il gruppo
locale degli Alleati dell'Eucarestia di Vercelli.
Partecipo normalmente alla Santa Messa nella Chiesa della Madonna del Popolo a
Romagnano Sesia dove, autorizzato dal Vescovo di Novara, celebra in Vetus Ordo
Monsignor Federico Ponti.
Pur tuttavia come parrocchiano della Prepositura di San Pietro a Gattinara,
retta da un modernista convinto, continuo a frequentare la chiesa di Santa
Marta, anche per dare il buon esempio della genuflessione a mani giunte, al
momento della Comunione, che ricevo regolarmente in bocca.
Insieme ad un caro amico, qualche tempo fa, eravamo lì a domandarci che cosa
avremmo potuto fare per contrastare la lenta, ma inesorabile e dolorosa
erosione dei fondamenti del cattolicesimo ad opera del clero modernista.
Senza troppo indugiare, approdammo in breve, e ne siamo ora anche più
convinti, ad una risposta condivisa: nessun’altra strada poteva e può essere più efficace che la recita del Santo
Rosario davanti al Tabernacolo!
Il Rosario: arma potentissima che scioglie i cuori più induriti e rianima i
tiepidi, secondo San Giovanni Bosco è il “fallimento del diavolo” e via sicura
che attraverso Maria, ci permette di implorare Dio nella certezza
d’esser ascoltati.
Decidemmo così d’iniziare a recitare Rosario e Litanie Lauretane prima della
Messa domenicale delle 18,30 nella Chiesa di Santa Marta a Gattinara.
Domandammo il permesso al Preposito, che non riuscì a dir di no, forse
pensando che l’iniziativa non avrebbe avuto seguito. E così, a volte da solo,
a volte con il mio amico Massimo, iniziammo a pregare regolarmente.
Dopo poco si unì a noi Vera, una piissima madre di famiglia e ottima
cattolica, che mi segue, caso più unico che raro, anche nel ricevere la
Particola in bocca. Come me, inginocchiandosi a terra.
Così, Domenica dopo Domenica, siamo giunti ora ad esser a volte più di dieci a
pregare insieme, ma la cosa che ci ha meravigliato, tanto ci è giunta
inaspettata, è che da qualche tempo, addirittura il prete, che normalmente
arrivava giusto qualche minuto prima d’iniziare la celebrazione eucaristica,
si siede tra i banchi e prega con noi.
È così raro vedere un prete che prega tra i banchi...che al vederlo, sempre
grati al Cielo, ci commuoviamo ogni volta!
Non solo! Con nostro grande stupore, due Domeniche fa, durante l'Omelia, il
sacerdote è giunto addirittura ad affermare che non basta partecipare alla
Messa, a volte facendolo anche distrattamente, ma che è necessario prepararsi
al Santo Sacrificio recitando il Rosario e le Litanie.
È come se avesse scoperto, anche per se stesso che è più facile celebrare con
maggiore concentrazione dopo aver invocato il Nome Benedetto di Maria
Santissima, nel Santo Rosario.
Sappiamo bene che una rondine non fa primavera! Non abbiamo idea se il sacerdote
continuerà a pregare con noi, né se si aggiungeranno altri, ma di una cosa
possiamo stare certi: fino a poco tempo fa, nulla di tutto questo esisteva e
prima della Messa la Chiesa era tristemente vuota e fredda.
Ah, se ha ragione Sant’Agostino quando afferma che:
“Le parole insegnano, ma sono gli esempi che trascinano”!
Voglia Dio moltiplicare questo ed altri focolai di preghiera davanti al
Tabernacolo, che Gli offriamo anche e soprattutto per le necessità della Santa
Madre Chiesa, per le vocazioni e per la santificazione dei sacerdoti
cattolici. Così sia.
Laudetur Jesus Christus nunc et semper
Pier Patriarca, Vercelli
14 settembre 2024
3 commenti
Testimonianza stupenda. L'esempio vale anche per i lettori. Grazie Alleati!
Mi associo alla tua osservazione. In effetti le testimonianze sono sempre molto incoraggianti 🙏🙏🙏
🙏🏻
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