a cura di Veronica Cireneo
Sull'annosa questione vetus/novus ordo, una nuova testimonianza, per il Diario
degli Alleati. Ci scrive da Bergamo Simone Boscali. Ascoltiamolo.
§§§
Cara Veronica,
a proposito dell’annosa disputa Vetus/Novus Ordo voglio raccontarti un recente
avvenimento che spiega bene la mia posizione a riguardo.
Prima di iniziare a frequentare la Santa Messa tridentina, una persona mi
disse che, una volta provata, non sarei mai più riuscito a tornare alla Messa
riformata.
Aveva sostanzialmente ragione, poiché da allora solo in casi eccezionali io e
la mia famiglia abbiamo partecipato alla Messa Novus Ordo.
Tuttavia, sebbene abbia abbracciato la Tradizione, e consideri il Concilio
Vaticano II il '68 del cattolicesimo, ho sempre avuto a cuore la mia
convinzione secondo cui la Chiesa è UNA e non voglio sapere di nemici al suo
interno.
Il 1’ novembre, nella Solennità di Ognissanti, durante il pellegrinaggio alla
Sacra di San Michele, nel torinese, ho partecipato alla Messa in Novus Ordo
nella Cappella del Santuario.
Una celebrazione molto semplice, in un locale che non avrebbe nemmeno avuto
chissà che apparenza di santità, specialmente agli occhi di chi è abituato ai
fasti della Messa antica, agli incensi e ai canti gregoriani...
Ma Dio trova sempre il modo di mostrarsi se Lo portiamo nel nostro cuore!
In particolare, mi ha colpito in quella funzione una signora sulla
cinquantina, non credo un Ministro Straordinario, giacché non ha distribuito
l'Eucarestia, ma una vera e propria sacrestana che ha assistito il sacerdote
durante tutta la Messa, spendendosi prima come chierichetta servendo
all'altare, poi come lettrice ed infine ha raccolto le offerte.
Al momento dell’Eucarestia, poiché il sacerdote non aveva abbastanza Ostie per
tutti, Le ha dovute spezzare prima a metà e poi farLe in pezzi ancora più
piccoli.
Ho visto la donna Comunicarsi per ultima e ricevere appena un frammento di
Particola. Ma Lo ha ricevuto con immensa devozione sapendo che in quel
frammento vi è l'infinito Corpo di Cristo.
Io stesso ho potuto ricevere l'Eucaristia in bocca e in ginocchio senza che mi
fosse posto alcun problema…
Possiamo dunque avere tutti i dubbi del mondo sul rito riformato, sulla Chiesa
moderna e sul suo clero. Possiamo anche dirci che la strada per l'inferno è
lastricata di buone intenzioni.
Ma non possiamo negare a Dio ogni modo per mostrarsi.
Coi nostri rifiniti messalini, i nostri podcast e articoloni sulla Tradizione,
mentre ce ne stiamo comodi ad assistere alle più alte dispute teolgiche, guai
a noi se fossimo così altezzosi da non vedere il Signore manifestare il suo
Mistero tramite un' umile serva che si è spesa per Lui e per noi e che, al
termine della Messa, ci ha detto "Grazie" come se noi avessimo fatto qualcosa
per lei e non il contrario…
Laudetur Jesus Christus nunc et semper
Simone Boscali, Bergamo
Canale telegram
https://t.me/lapecorellaritrovata
3 novembre 2024
***
Trovi i nostri aggiornamenti anche sul canale ➡️
Telegram
degli Alleati dell'Eucarestia e del Vangelo
a cura di Veronica Cireneo
Sull'annosa questione vetus/novus ordo, una nuova testimonianza, per il Diario
degli Alleati. Ci scrive da Bergamo Simone Boscali. Ascoltiamolo.
§§§
Cara Veronica,
a proposito dell’annosa disputa Vetus/Novus Ordo voglio raccontarti un recente
avvenimento che spiega bene la mia posizione a riguardo.
Prima di iniziare a frequentare la Santa Messa tridentina, una persona mi
disse che, una volta provata, non sarei mai più riuscito a tornare alla Messa
riformata.
Aveva sostanzialmente ragione, poiché da allora solo in casi eccezionali io e
la mia famiglia abbiamo partecipato alla Messa Novus Ordo.
Tuttavia, sebbene abbia abbracciato la Tradizione, e consideri il Concilio
Vaticano II il '68 del cattolicesimo, ho sempre avuto a cuore la mia
convinzione secondo cui la Chiesa è UNA e non voglio sapere di nemici al suo
interno.
Il 1’ novembre, nella Solennità di Ognissanti, durante il pellegrinaggio alla
Sacra di San Michele, nel torinese, ho partecipato alla Messa in Novus Ordo
nella Cappella del Santuario.
Una celebrazione molto semplice, in un locale che non avrebbe nemmeno avuto
chissà che apparenza di santità, specialmente agli occhi di chi è abituato ai
fasti della Messa antica, agli incensi e ai canti gregoriani...
Ma Dio trova sempre il modo di mostrarsi se Lo portiamo nel nostro cuore!
In particolare, mi ha colpito in quella funzione una signora sulla
cinquantina, non credo un Ministro Straordinario, giacché non ha distribuito
l'Eucarestia, ma una vera e propria sacrestana che ha assistito il sacerdote
durante tutta la Messa, spendendosi prima come chierichetta servendo
all'altare, poi come lettrice ed infine ha raccolto le offerte.
Al momento dell’Eucarestia, poiché il sacerdote non aveva abbastanza Ostie per
tutti, Le ha dovute spezzare prima a metà e poi farLe in pezzi ancora più
piccoli.
Ho visto la donna Comunicarsi per ultima e ricevere appena un frammento di
Particola. Ma Lo ha ricevuto con immensa devozione sapendo che in quel
frammento vi è l'infinito Corpo di Cristo.
Io stesso ho potuto ricevere l'Eucaristia in bocca e in ginocchio senza che mi
fosse posto alcun problema…
Possiamo dunque avere tutti i dubbi del mondo sul rito riformato, sulla Chiesa
moderna e sul suo clero. Possiamo anche dirci che la strada per l'inferno è
lastricata di buone intenzioni.
Ma non possiamo negare a Dio ogni modo per mostrarsi.
Coi nostri rifiniti messalini, i nostri podcast e articoloni sulla Tradizione,
mentre ce ne stiamo comodi ad assistere alle più alte dispute teolgiche, guai
a noi se fossimo così altezzosi da non vedere il Signore manifestare il suo
Mistero tramite un' umile serva che si è spesa per Lui e per noi e che, al
termine della Messa, ci ha detto "Grazie" come se noi avessimo fatto qualcosa
per lei e non il contrario…
Laudetur Jesus Christus nunc et semper
Simone Boscali, Bergamo
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3 novembre 2024
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