Dal diario degli Alleati: una testimonianza da Melbourne, Australia.
a cura di Veronica C.
Si vocifera, con una certa insistenza, di un imminente divieto assoluto di
celebrare la Messa antica. Ma, essendo un desiderio malato, sarà impossibile
da realizzare, poiché il rito antico sopravviverà nelle catacombe fino alla
fine dei tempi, quando l’ultima parola sarà dell’Ostia, sollevata chissà dove da un
sacerdote della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, fosse anche l’unico consacrato rimasto fedele a Gesù Cristo, sulla faccia della terra: non
praevalebunt!
Altresì, corrisponde al vero che in più parti d’Italia e nel mondo, la Messa
di sempre è stata ultimamente molto ostacolata e in certi casi soppressa -
fatte salve le dovute eccezione, come nel caso di una diocesi lombarda, che
l’ha invece ripristinata, su richiesta scritta degli Alleati al loro Vescovo,
nell'ambito dell’operazione denominata:
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano".
Riceviamo da Silvia - Alleata italiana dell' Eucarestia e del Vangelo, emigrata in Australia
da tempo - una testimonianza riguardante la frequentatissima Messa
antica, soppressa recentemente a Melbourne, che veniva celebrata nella Cattedrale di San
Patrizio, il mercoledì sera.
Il testo accenna anche allo stato generale della Chiesa in Australia, che
seppur critico non raggiunge di certo i livelli sotterranei europei.
Meravigliosa, all'interno dell'articolo, la descrizione di un sacerdote,
parroco zelante, fedele e coraggioso, come raramente si annovera, che ogni Alleato dell'Eucarestia sognerebbe di avere nella propria parrocchia e che col suo esempio scalda il
cuore della fede. Ringraziamo Dio per questi pastori e
supplichiamoLo, perché li moltiplichi. Colui a cui nulla è impossibile abbia
pietà della Sua Chiesa militante, che ha tanto bisogno di essere riparata. E
di noi, miseri peccatori, Suo Corpo Mistico cosi tribolato. Amen
Passiamo, quindi, la parola a Silvia.
§§§
Cara Veronica,
il 19 giugno scorso, 2024, giorno triste da ricordare, nella Cattedrale di San
Patrizio (Melbourne), e’ stata celebrata l’ultima Santa Messa in latino. Più di
850 fedeli erano presenti.
Il mercoledì, di ogni settimana dell'anno, si celebrava in quella Chiesa una
messa antica, dove partecipavano centinaia di giovani.
Il documento per sopprimerla è stato inviato dal Vaticano e firmato
dall’Arcivescovo Vittorio Francesco Viola. In esso si scusavano dicendo che,
dal momento che a Roma vi è un clima anti-tradizionale, non è appropriato che
la Cattedrale continui con la Messa di sempre. Parole davvero senza senso…
Ora, soppressa quella, rimangono solo due parrocchie che celebrano la messa
tradizionale. Tra queste la mia, che ha l'autorizzazione per altri 2 anni. Poi
si dovrà chiedere di nuovo il permesso, che temiamo non sarà concesso.
Preghiamo intensamente che il Signore venga presto a liberarci, Veronica! È
stato un dolore troppo grande per noi! Che delusione! Uno sfregio!
Siamo tutti
infinitamente dispiaciuti, anche perché, quella Santa Messa era frequentata da
tantissimi giovani: studenti, seminaristi e giovani lavoratori. Per loro era l’unica Messa antica, infrasettimanale, a cui potevano partecipare.
Già nel 2021, dopo aver ricevuto il primo ordine da Roma, l'arcivescovo aveva proibito a tutte le parrocchie di celebrare in latino. Poi non sappiamo cosa
sia avvenuto: all’improvviso diede invece il permesso alla Cattedrale di
celebrarla ed il mercoledì era frequentatissima. Almeno 500 fedeli ogni volta
vi presenziavano. Un vero e proprio scandalo la sua soppressione! Affidiamoci alla
Vergine Maria, Madre della Chiesa, Veronica, e preghiamo, affinché trionfi
presto il Suo Cuore Immacolato.
Nella mia parrocchia, come dicevo, una delle due ancora autorizzate a celebrare il rito antico la messa del sabato,* per Grazia, quella della Domenica è riformata, ma in latino** ed è solenne.
Tra incensi, benedizioni e canti gregoriani molti sono i giovani e le famiglie
numerose, con tanti bambini, che la frequentano, provenendo anche da molto
lontano. C’è chi percorre in auto centinaia di chilometri per essere lì, nei
giorni festivi.
La Messa solenne dura circa un’ora e mezza. Tante donne, come me, indossano il
velo e il 90% di fedeli ed oltre, riceve la Comunione sulla lingua.
Il nostro parroco è un sacerdote esemplare. Molto giovane, ma di formazione
tradizionalista.
Al suo arrivo si respiro’ un’aria nuova. Più soave, più sacra.
Fece una radicale controrivoluzione, abolendo ogni uso e costume modernista e
restaurando una certa disciplina materiale e spirituale.
Innanzitutto tolse le chierichette e rimise il Tabernacolo al centro, da una
postazione laterale dove era stato precedentemente collocato.
Rimosse un brutto tavolo, sistemato al posto dell'Altare, installandone un
altro, degno di questo nome.
Rimise gli inginocchiatoi per ricevere la Santa Comunione sulla lingua e
ricominciò a servirsi del piattino sotto il mento, durante la Sua
distribuzione. Con lui il segno della pace divento’ subito un lontano ricordo
e cominciò a distribuire personalmente la Santa Comunione, escludendo del
tutto i ministri straordinari.
Inutile dire che il sacerdote veste la talare e ho notato che ha la punta
della scarpe piegata all’insù, tanto è il tempo che trascorre inginocchiato.
Dio lo benedica e confermi. Ha già comprato le balaustre che verranno
installate fra poco.
Durante il lockdown non ha mai abbandonato, né trascurato i fedeli. Confessava
più di 3 ore il sabato, quando le altre chiese erano chiuse.
Non ci ha fatto mai mancare la Santa Comunione. Aveva anche installato un
distributore automatico per l’acqua santa, anziché toglierla. Tanto
grande è il suo zelo, che trovò sempre una soluzione per ogni problema
sopravvenuto.
La Chiesa in Australia in questi anni è cambiata, ma non ha toccato gli
estremi negativi italiani: a nessuno sacerdote, ad esempio, è mai venuto in mente di rifiutare la Comunione ai fedeli, per il
fatto di volerla ricevere sulla lingua e in ginocchio. Non è cambiato nemmeno
il Padre Nostro e normalmente tutti si pongono in ginocchio durante la
Consacrazione.
Sappiamo bene che nel particolare tutto dipende dal sacerdote e in generale
notiamo tra loro un certo risveglio.
I giovani consacrati sono molto devoti e amanti della tradizione bimillenaria
della Chiesa Cattolica .
Speriamo bene, Veronica.
Un caro abbraccio a te. Grazie
Silvia, da Melbourne (Australia)
*/** precisazioni aggiunte, alla testimonianza, secondariamente.
Trovi i nostri aggiornamenti anche su
questo e
questo
canale telegram
Contatti:
alleatieucarestia@gmail.com
Dal diario degli Alleati: una testimonianza da Melbourne, Australia.
a cura di Veronica C.
Si vocifera, con una certa insistenza, di un imminente divieto assoluto di
celebrare la Messa antica. Ma, essendo un desiderio malato, sarà impossibile
da realizzare, poiché il rito antico sopravviverà nelle catacombe fino alla
fine dei tempi, quando l’ultima parola sarà dell’Ostia, sollevata chissà dove da un
sacerdote della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, fosse anche l’unico consacrato rimasto fedele a Gesù Cristo, sulla faccia della terra: non
praevalebunt!
Altresì, corrisponde al vero che in più parti d’Italia e nel mondo, la Messa
di sempre è stata ultimamente molto ostacolata e in certi casi soppressa -
fatte salve le dovute eccezione, come nel caso di una diocesi lombarda, che
l’ha invece ripristinata, su richiesta scritta degli Alleati al loro Vescovo,
nell'ambito dell’operazione denominata:
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano".
Riceviamo da Silvia - Alleata italiana dell' Eucarestia e del Vangelo, emigrata in Australia
da tempo - una testimonianza riguardante la frequentatissima Messa
antica, soppressa recentemente a Melbourne, che veniva celebrata nella Cattedrale di San
Patrizio, il mercoledì sera.
Il testo accenna anche allo stato generale della Chiesa in Australia, che
seppur critico non raggiunge di certo i livelli sotterranei europei.
Meravigliosa, all'interno dell'articolo, la descrizione di un sacerdote,
parroco zelante, fedele e coraggioso, come raramente si annovera, che ogni Alleato dell'Eucarestia sognerebbe di avere nella propria parrocchia e che col suo esempio scalda il
cuore della fede. Ringraziamo Dio per questi pastori e
supplichiamoLo, perché li moltiplichi. Colui a cui nulla è impossibile abbia
pietà della Sua Chiesa militante, che ha tanto bisogno di essere riparata. E
di noi, miseri peccatori, Suo Corpo Mistico cosi tribolato. Amen
Passiamo, quindi, la parola a Silvia.
§§§
Cara Veronica,
il 19 giugno scorso, 2024, giorno triste da ricordare, nella Cattedrale di San
Patrizio (Melbourne), e’ stata celebrata l’ultima Santa Messa in latino. Più di
850 fedeli erano presenti.
Il mercoledì, di ogni settimana dell'anno, si celebrava in quella Chiesa una
messa antica, dove partecipavano centinaia di giovani.
Il documento per sopprimerla è stato inviato dal Vaticano e firmato
dall’Arcivescovo Vittorio Francesco Viola. In esso si scusavano dicendo che,
dal momento che a Roma vi è un clima anti-tradizionale, non è appropriato che
la Cattedrale continui con la Messa di sempre. Parole davvero senza senso…
Ora, soppressa quella, rimangono solo due parrocchie che celebrano la messa
tradizionale. Tra queste la mia, che ha l'autorizzazione per altri 2 anni. Poi
si dovrà chiedere di nuovo il permesso, che temiamo non sarà concesso.
Preghiamo intensamente che il Signore venga presto a liberarci, Veronica! È
stato un dolore troppo grande per noi! Che delusione! Uno sfregio!
Siamo tutti
infinitamente dispiaciuti, anche perché, quella Santa Messa era frequentata da
tantissimi giovani: studenti, seminaristi e giovani lavoratori. Per loro era l’unica Messa antica, infrasettimanale, a cui potevano partecipare.
Già nel 2021, dopo aver ricevuto il primo ordine da Roma, l'arcivescovo aveva proibito a tutte le parrocchie di celebrare in latino. Poi non sappiamo cosa
sia avvenuto: all’improvviso diede invece il permesso alla Cattedrale di
celebrarla ed il mercoledì era frequentatissima. Almeno 500 fedeli ogni volta
vi presenziavano. Un vero e proprio scandalo la sua soppressione! Affidiamoci alla
Vergine Maria, Madre della Chiesa, Veronica, e preghiamo, affinché trionfi
presto il Suo Cuore Immacolato.
Nella mia parrocchia, come dicevo, una delle due ancora autorizzate a celebrare il rito antico la messa del sabato,* per Grazia, quella della Domenica è riformata, ma in latino** ed è solenne.
Tra incensi, benedizioni e canti gregoriani molti sono i giovani e le famiglie
numerose, con tanti bambini, che la frequentano, provenendo anche da molto
lontano. C’è chi percorre in auto centinaia di chilometri per essere lì, nei
giorni festivi.
La Messa solenne dura circa un’ora e mezza. Tante donne, come me, indossano il
velo e il 90% di fedeli ed oltre, riceve la Comunione sulla lingua.
Il nostro parroco è un sacerdote esemplare. Molto giovane, ma di formazione
tradizionalista.
Al suo arrivo si respiro’ un’aria nuova. Più soave, più sacra.
Fece una radicale controrivoluzione, abolendo ogni uso e costume modernista e
restaurando una certa disciplina materiale e spirituale.
Innanzitutto tolse le chierichette e rimise il Tabernacolo al centro, da una
postazione laterale dove era stato precedentemente collocato.
Rimosse un brutto tavolo, sistemato al posto dell'Altare, installandone un
altro, degno di questo nome.
Rimise gli inginocchiatoi per ricevere la Santa Comunione sulla lingua e
ricominciò a servirsi del piattino sotto il mento, durante la Sua
distribuzione. Con lui il segno della pace divento’ subito un lontano ricordo
e cominciò a distribuire personalmente la Santa Comunione, escludendo del
tutto i ministri straordinari.
Inutile dire che il sacerdote veste la talare e ho notato che ha la punta
della scarpe piegata all’insù, tanto è il tempo che trascorre inginocchiato.
Dio lo benedica e confermi. Ha già comprato le balaustre che verranno
installate fra poco.
Durante il lockdown non ha mai abbandonato, né trascurato i fedeli. Confessava
più di 3 ore il sabato, quando le altre chiese erano chiuse.
Non ci ha fatto mai mancare la Santa Comunione. Aveva anche installato un
distributore automatico per l’acqua santa, anziché toglierla. Tanto
grande è il suo zelo, che trovò sempre una soluzione per ogni problema
sopravvenuto.
La Chiesa in Australia in questi anni è cambiata, ma non ha toccato gli
estremi negativi italiani: a nessuno sacerdote, ad esempio, è mai venuto in mente di rifiutare la Comunione ai fedeli, per il
fatto di volerla ricevere sulla lingua e in ginocchio. Non è cambiato nemmeno
il Padre Nostro e normalmente tutti si pongono in ginocchio durante la
Consacrazione.
Sappiamo bene che nel particolare tutto dipende dal sacerdote e in generale
notiamo tra loro un certo risveglio.
I giovani consacrati sono molto devoti e amanti della tradizione bimillenaria
della Chiesa Cattolica .
Speriamo bene, Veronica.
Un caro abbraccio a te. Grazie
Silvia, da Melbourne (Australia)
*/** precisazioni aggiunte, alla testimonianza, secondariamente.
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3 commenti
Che bello sapere che nel mondo ci siano sacerdoti cosí devoti, é una grazia immensa. Che Dio li sostenga sempre. Il Signore ci mandi tanti Santi Sacerdoti
Bellissima testimonianza. Vivano i sacerdoti fedeli, coraggiosi e oranti...
Bella l'immagine della punta delle scarpe all'insù. Come rende bener l'idea ..🙏
Che bello sentire che nel mondo le maglie di questa inquisizione bergogliana sono meno rigide che in Italia....ma che dolore sapere che proprio dal cuore della cristianità, dalla sede di Pietro, dalla culla di tanti e tanti martiri , da Roma ( non dai soviet) partano questi scellerati e distopici diktat che hanno l'unico scopo di distruggere la chiesa! Ma hanno fatto male i conti...Gesù, che loro vorrebbero estromettere in primis dai nostri cuori , ci rassicura :"NON PREVALEBUNT"
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