Vademecum degli "Alleati dell'Eucarestia e del Vangelo"
Piano programmatico del movimento.
LA COMUNIONE SULLE MANI È VOLONTÀ DI DIO O VOLONTÀ DI SATANA?
Per ridare lustro alla casa di Dio e la dovuta adorazione al Corpo di
Cristo, presente nel SS.Sacramento, spesso profanato nella pratica della
Comunione sulle mani (1), si invitano i fedeli ad applicare in chiesa,
alcuni semplici accorgimenti, che la tradizione ha sempre ritenuto
opportuni e necessari e che non ha mai ufficialmente modificato (2).
I seguenti:
-
arriva in chiesa con qualche minuto di anticipo per recitare almeno una
decina del Rosario;
-
all'ingresso segnati con l'acqua benedetta e inginocchiati (se non c'è
l'acquasantiera procurati di portarla da casa in una bottiglietta, dopo
averla fatta benedire precedentemente da un sacerdote);
-
tieni un comportamento rispettoso e composto durante l'intera celebrazione
della Santa Messa;
- ricordati che in chiesa non si parla;
-
le mani siano giunte, soprattutto durante la recita del "Padre Nostro".
(Tenere le braccia aperte e alzate è dovere del solo sacerdote. L'uso tra
i laici è protestante e non cattolico);
- recati in chiesa con un abbigliamento consono;
-
le donne coprano i capelli col velo muliebre, segno di sottomissione allo
Spirito Santo (3);
-
stare in ginocchio dall'offertorio all' "ite missa est" (fine della
Messa), compreso il momento dello scambio della pace. Vedi nota 4
-
al momento di ricevere la Santa Eucarestia (previa confessione) recati
davanti al sacerdote (5) con le mani giunte e ricevi la Particola sulla
lingua (6), possibilmente in ginocchio, o accennando ad un inchino. Se
devi andare per ultimo non passare dalla navata centrale, ma di lato, onde
evitare di calpestare eventuali frammenti di Ostia, caduti a terra da chi
ti ha preceduto. Dopodiché torna al banco in silenzio e poniti in
ginocchio in devoto raccoglimento. (Se ti viene negata in bocca non
riceverLa sulle mani, ma torna al tuo posto e recita la comunione
spirituale. Ma la volta successiva ritenta, finché il sacerdote non ceda e
te La consegni sulla lingua. La Comunione è resa obbligatoria dalla
Chiesa, almeno una volta all'anno: a Pasqua. Si prega e si spera di
poterLa dovutamente ottenere almeno una volta come Dio comanda, magari
altrove);
-
alzati in piedi ed accenna ad un inchino solo quando, terminata la Messa,
passa il sacerdote alter Christus per rientrare in Sacrestia;
-
finita la Messa resta almeno un quarto d'ora in silenzio e in ginocchio
per recitare le preghiere di ringraziamento (7)
-
P.S : Ove non fosse usato, chiedi al parroco di riprendere
ad usare il piattino al momento della Comunione, perché durante la
distribuzione dell'Eucarestia non cadano a terra frammenti di Ostia
Consacrata. In questo articolo Da leggere, studiare, stampare, diffondere i documenti ufficiali della Chiesa e la corretta modalità di
operare nel caso malaugurato che dovessero cadere a terra parti delle
Sacre Specie.
§§§
Abbiamo posto la nostra opera sotto la protezione di Santa Teresa di
Lisieux, dottore della chiesa, la quale disse:
"Se la gente conoscesse il valore dell’Eucaristia, l’accesso alle chiese
dovrebbe essere regolato dalla forza pubblica".
Note:
(1) La Comunione sulla mano, ai nostri giorni, nasce da una
disobbedienza di alcune diocesi del nord Europa che Papa Paolo VI si
vide costretto a tollerare. Paolo VI cercò di arginarla con l’istruzione
"Memoriale Domini" (1969), che nasce per proibirla e concedere un
indulto solamente alle diocesi ribelli nel caso in cui non fossero
riuscite ad arginare l’abuso. La comunione sulla bocca non è stata
abrogata da nessun concilio (Concilio Vaticano II, 1962-65). In Italia
questa prassi è stata richiesta dalla CEI nel maggio 1989 ed è entrata
in vigore il 3 dicembre dello stesso anno ("Istruzione sulla Comunione
Eucaristica", 1989).
(2) Se è vero che nei primi secoli probabilmente si usava
comunicarsi sulle mani in alcune zone della cristianità, è appurato che
nei secoli successivi tutta la Chiesa nei suoi riti occidentali e
orientali si è adeguata alla Comunione sulla lingua. I princìpi riguardo
riguardo il ricevere la Comunione sulla bocca vennero più tardi
riassunti in forma solenne dal Concilio di Trento (1551).
(3) S. Paolo consigliava alle donne di tenere il capo coperto (1
Cor.11,1-6,13-16). Il Codice di Diritto Canonico del 1917 prescriveva
alle donne di tenere il capo coperto in Chiesa, soprattutto al momento
della Santa Comunione. Nel nuovo Codice (1983) non c’è traccia di
nessuna abrogazione.
(4) Nel Nuovo Testamento il gesto dell’inginocchiarsi si presenta
ogni qualvolta a un uomo appare la divinità di Cristo: si pensi ai Magi,
al cieco nato, all’unzione di Betania, alla Maddalena nel giardino il
mattino di Pasqua.
Precisazioni: Durante la santa Messa è assolutamente obbligatorio
essere inginocchiati almeno durante la Consacrazione, ma noi suggeriamo,
anche se c'è chi in questi tempi di apostasia inspiegabilmente lo
contesta, di prolungare al massimo questo atteggiamento devozionale
virtuoso, per riparare per chi non si inginocchia e per i sacrilegi, gli
oltraggi e le indifferenze contro la Santa Eucarestia.
Non è raro,
specie nelle Messe Tridentine, vedere inginocchiate persone, anche
anziane, durante tutta la celebrazione , alzarsi in piedi solo in qualche
momento: al Gloria, al Vangelo, al Credo...
Essere inginocchiati infatti è lo stesso sublime atteggiamento di Maria
sotto la Croce: esempio di sottomissione e adorazione, necessario da
riprodurre, durante la celebrazione del Sacrificio Eucaristico,
liberamente e per quanto più a lungo possibile, specie in questi tempi
peccaminosi ed apocalittici in cui siamo chiamati a vivere, pregare,
riparare.
Per quanto riguarda lo scambio della pace Col vento che tira, l’atteggiamento migliore in questo momento della Messa è rimanere in ginocchio, come specificato con lode al punto [43] del NUOVO ORDINAMENTO DEL MESSALE ROMANO, e chinare il capo con gli occhi chiusi”:
- [43] Dove vi è la consuetudine che il popolo rimanga in ginocchio dall’acclamazione del Santo fino alla conclusione della Preghiera eucaristica e prima della Comunione, quando il sacerdote dice Ecco l’Agnello di Dio, tale uso può essere lodevolmente conservato
(5) Il Corpo di Cristo può essere toccato solo da chi Lo consacra
cioè il sacerdote (cfr. parole di san Tommaso d’Aquino e di San
Francesco). Papa Giovanni Paolo II in "Domenicae Cenae" (1980): "il
toccare le sacre specie, la loro distribuzione con le proprie mani, è un
privilegio degli ordinati", cioè principalmente i sacerdoti.
(6) I mistici raccomandano di ricevere la S. Comunione in bocca:
Santa Brigida di Svezia ("Vita di Santa Brigida", 1980), Anna Caterina
Emmerich (due testi tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX sec.) e
Maria Simma ("Le anime del purgatorio mi hanno detto", seconda metà del
XX sec.), ecc..
(7) Dopo la S. Comunione: "trattenetevi almeno un quarto d’ora a
fare il ringraziamento" insegnava San Giovanni Bosco (seconda metà XIX
sec.).
Vademecum degli "Alleati dell'Eucarestia e del Vangelo"
Piano programmatico del movimento.
LA COMUNIONE SULLE MANI È VOLONTÀ DI DIO O VOLONTÀ DI SATANA?
Per ridare lustro alla casa di Dio e la dovuta adorazione al Corpo di
Cristo, presente nel SS.Sacramento, spesso profanato nella pratica della
Comunione sulle mani (1), si invitano i fedeli ad applicare in chiesa,
alcuni semplici accorgimenti, che la tradizione ha sempre ritenuto
opportuni e necessari e che non ha mai ufficialmente modificato (2).
I seguenti:
-
arriva in chiesa con qualche minuto di anticipo per recitare almeno una
decina del Rosario;
-
all'ingresso segnati con l'acqua benedetta e inginocchiati (se non c'è
l'acquasantiera procurati di portarla da casa in una bottiglietta, dopo
averla fatta benedire precedentemente da un sacerdote);
-
tieni un comportamento rispettoso e composto durante l'intera celebrazione
della Santa Messa;
- ricordati che in chiesa non si parla;
-
le mani siano giunte, soprattutto durante la recita del "Padre Nostro".
(Tenere le braccia aperte e alzate è dovere del solo sacerdote. L'uso tra
i laici è protestante e non cattolico);
- recati in chiesa con un abbigliamento consono;
-
le donne coprano i capelli col velo muliebre, segno di sottomissione allo
Spirito Santo (3);
-
stare in ginocchio dall'offertorio all' "ite missa est" (fine della
Messa), compreso il momento dello scambio della pace. Vedi nota 4
-
al momento di ricevere la Santa Eucarestia (previa confessione) recati
davanti al sacerdote (5) con le mani giunte e ricevi la Particola sulla
lingua (6), possibilmente in ginocchio, o accennando ad un inchino. Se
devi andare per ultimo non passare dalla navata centrale, ma di lato, onde
evitare di calpestare eventuali frammenti di Ostia, caduti a terra da chi
ti ha preceduto. Dopodiché torna al banco in silenzio e poniti in
ginocchio in devoto raccoglimento. (Se ti viene negata in bocca non
riceverLa sulle mani, ma torna al tuo posto e recita la comunione
spirituale. Ma la volta successiva ritenta, finché il sacerdote non ceda e
te La consegni sulla lingua. La Comunione è resa obbligatoria dalla
Chiesa, almeno una volta all'anno: a Pasqua. Si prega e si spera di
poterLa dovutamente ottenere almeno una volta come Dio comanda, magari
altrove);
-
alzati in piedi ed accenna ad un inchino solo quando, terminata la Messa,
passa il sacerdote alter Christus per rientrare in Sacrestia;
-
finita la Messa resta almeno un quarto d'ora in silenzio e in ginocchio
per recitare le preghiere di ringraziamento (7)
-
P.S : Ove non fosse usato, chiedi al parroco di riprendere
ad usare il piattino al momento della Comunione, perché durante la
distribuzione dell'Eucarestia non cadano a terra frammenti di Ostia
Consacrata. In questo articolo Da leggere, studiare, stampare, diffondere i documenti ufficiali della Chiesa e la corretta modalità di
operare nel caso malaugurato che dovessero cadere a terra parti delle
Sacre Specie.
§§§
Abbiamo posto la nostra opera sotto la protezione di Santa Teresa di
Lisieux, dottore della chiesa, la quale disse:
"Se la gente conoscesse il valore dell’Eucaristia, l’accesso alle chiese
dovrebbe essere regolato dalla forza pubblica".
Note:
(1) La Comunione sulla mano, ai nostri giorni, nasce da una
disobbedienza di alcune diocesi del nord Europa che Papa Paolo VI si
vide costretto a tollerare. Paolo VI cercò di arginarla con l’istruzione
"Memoriale Domini" (1969), che nasce per proibirla e concedere un
indulto solamente alle diocesi ribelli nel caso in cui non fossero
riuscite ad arginare l’abuso. La comunione sulla bocca non è stata
abrogata da nessun concilio (Concilio Vaticano II, 1962-65). In Italia
questa prassi è stata richiesta dalla CEI nel maggio 1989 ed è entrata
in vigore il 3 dicembre dello stesso anno ("Istruzione sulla Comunione
Eucaristica", 1989).
(2) Se è vero che nei primi secoli probabilmente si usava
comunicarsi sulle mani in alcune zone della cristianità, è appurato che
nei secoli successivi tutta la Chiesa nei suoi riti occidentali e
orientali si è adeguata alla Comunione sulla lingua. I princìpi riguardo
riguardo il ricevere la Comunione sulla bocca vennero più tardi
riassunti in forma solenne dal Concilio di Trento (1551).
(3) S. Paolo consigliava alle donne di tenere il capo coperto (1
Cor.11,1-6,13-16). Il Codice di Diritto Canonico del 1917 prescriveva
alle donne di tenere il capo coperto in Chiesa, soprattutto al momento
della Santa Comunione. Nel nuovo Codice (1983) non c’è traccia di
nessuna abrogazione.
(4) Nel Nuovo Testamento il gesto dell’inginocchiarsi si presenta
ogni qualvolta a un uomo appare la divinità di Cristo: si pensi ai Magi,
al cieco nato, all’unzione di Betania, alla Maddalena nel giardino il
mattino di Pasqua.
Precisazioni: Durante la santa Messa è assolutamente obbligatorio
essere inginocchiati almeno durante la Consacrazione, ma noi suggeriamo,
anche se c'è chi in questi tempi di apostasia inspiegabilmente lo
contesta, di prolungare al massimo questo atteggiamento devozionale
virtuoso, per riparare per chi non si inginocchia e per i sacrilegi, gli
oltraggi e le indifferenze contro la Santa Eucarestia.
Non è raro,
specie nelle Messe Tridentine, vedere inginocchiate persone, anche
anziane, durante tutta la celebrazione , alzarsi in piedi solo in qualche
momento: al Gloria, al Vangelo, al Credo...
Essere inginocchiati infatti è lo stesso sublime atteggiamento di Maria
sotto la Croce: esempio di sottomissione e adorazione, necessario da
riprodurre, durante la celebrazione del Sacrificio Eucaristico,
liberamente e per quanto più a lungo possibile, specie in questi tempi
peccaminosi ed apocalittici in cui siamo chiamati a vivere, pregare,
riparare.
Per quanto riguarda lo scambio della pace Col vento che tira, l’atteggiamento migliore in questo momento della Messa è rimanere in ginocchio, come specificato con lode al punto [43] del NUOVO ORDINAMENTO DEL MESSALE ROMANO, e chinare il capo con gli occhi chiusi”:
- [43] Dove vi è la consuetudine che il popolo rimanga in ginocchio dall’acclamazione del Santo fino alla conclusione della Preghiera eucaristica e prima della Comunione, quando il sacerdote dice Ecco l’Agnello di Dio, tale uso può essere lodevolmente conservato
(5) Il Corpo di Cristo può essere toccato solo da chi Lo consacra
cioè il sacerdote (cfr. parole di san Tommaso d’Aquino e di San
Francesco). Papa Giovanni Paolo II in "Domenicae Cenae" (1980): "il
toccare le sacre specie, la loro distribuzione con le proprie mani, è un
privilegio degli ordinati", cioè principalmente i sacerdoti.
(6) I mistici raccomandano di ricevere la S. Comunione in bocca:
Santa Brigida di Svezia ("Vita di Santa Brigida", 1980), Anna Caterina
Emmerich (due testi tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX sec.) e
Maria Simma ("Le anime del purgatorio mi hanno detto", seconda metà del
XX sec.), ecc..
(7) Dopo la S. Comunione: "trattenetevi almeno un quarto d’ora a
fare il ringraziamento" insegnava San Giovanni Bosco (seconda metà XIX
sec.).
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