a cura di Veronica C.
Inutile dire che chi si sente chiamato alla difesa dell’Eucarestia in questi
tempi bui dove è pressoché normalmente oltraggiata, procedendo nella sua
testimonianza, non possa non imbattersi in risvolti sempre nuovi.
In questo articolo, la nostra Caterina, giovane Alleata della Campania,
già autrice di un precedente
racconto, ci narra di un fatto avvenuto in chiesa durante un matrimonio e di un
ricordo riguardante l'efficacia dell’esempio della devozione.
"Chi impara a credere, impara a inginocchiarsi. Una fede o una liturgia che
non conoscano più l’atto di inginocchiarsi, sono ammalate in un punto
centrale. E dove questo gesto è andato perduto, dobbiamo nuovamente
apprenderlo (…)" Papa Benedetto XVI
§§§
Salve cari Alleati dell' Eucarestia,
Eccomi di nuovo a testimoniare sull' efficacia dell'esempio silenzioso.
Poco tempo fa, invitata, ho partecipato ad un matrimonio. Dal modo di
comportarsi in chiesa, forse un po' troppo distratto, ho immaginato che la
maggior parte degli invitati non fosse cattolica praticante.
Nel momento della Santa Comunione ho preso la Santa particola in bocca ed in
ginocchio, perché, grazie a Dio, dalle mie parti i sacerdoti non contestano
piú questa modalità di ricevere il Corpus Domini.
Visto il rilassamento generale non mi aspettavo e non ho nemmeno controllato
se qualcuno facesse caso alla mia testimonianza di devozione.
Nel momento della Comunione infatti, normalmente penso solo a Gesú,
altrimenti tutto si ridurrebbe ad un atto esteriore.
Dopo qualche ora, però, durante il pranzo, contro ogni mia aspettativa, una
signora mi ha riferito che,
nel momento in cui mi ha vista inginocchiata, si é commossa, ricordando
nostalgicamente i tempi in cui la Comunione si faceva ancora cosí: immagino si
riferisse ad una cinquantina di anni fa.
Ha espresso anche la sua più totale disapprovazione circa la sciatteria
odierna riservata a Nostro Signore e alla Santa Eucaristia.
Tuttavia, dato che mi ha fatto capire che lei stessa è saltuaria nella pratica
dei sacramenti, prego e spero che presto possa avvicinarsi di piú al
Signore.
Quest'esperienza mi ha riportato alla mente un episodio simile, capitato
proprio a me un paio di anni fa.
Ai tempi, non tutte le chiese permettevano che si facesse la Comunione in
bocca, o comunque era necessario interpellare prima il sacerdote.
Un giorno, come tanti, partecipai alla Messa feriale, e feci la Comunione
Spirituale, giacché non avevo avuto modo di accordarmi col celebrante. Era
così complicato dover spiegare ogni volta, a preti nuovi, che non avrei voluto
riceverLa in mano!
Ma al momento della distribuzione, con mia grande sorpresa una signora con il
velo, senza farsi troppi scrupoli e a differenza di tutti gli altri, decisa
avanza lungo la fila, si inginocchia e riceve la Comunione in
bocca.
Mi sono commossa a vedere quella scena. Credo tanto quanto si commuovono gli
altri quando vedono me. A prova che l’effetto dell'esempio è davvero sempre
molto contagioso!
Uscendo fuori dalla chiesa, con entusiasmo ho raccontato il fatto ad un'amica,
anche lei sempre imbarazzata in quel periodo, al momento della distribuzione
della Comunione.
Entrambe fummo molto incoraggiate da questo esempio audace ed inatteso, e nel
mio caso fu il momento in cui decisi di sposare definitivamente la causa degli
Alleati, ripromettendomi che da quel momento in poi non avrei più tentennato,
per nessuna ragione al mondo, anche perché stare inginocchiati in preghiera e
un adorazione, attira la Grazia di Dio e arma contro il Nemico.
Così ho iniziato a comportarmi come quella signora, di chiesa in chiesa, con
il coraggio, che mi viene infuso di volta in volta da Nostro Signore.
Da sola non riuscirei a difendere l'Eucaristia, ma nel pieno della mia
debolezza invoco ogni volta lo Spirito Santo che mi dia la forza di
testimoniare, senza tirarmi indietro, ovunque mi trovi. E così accade.
Sento che passo dopo passo, Dio mi rende sempre piú sicura e determinata nello
svolgimento di quella che considero una missione.
Ringrazio il Signore per questa chiamata e invito chiunque legga questo brano
ad aggregarsi nell'impegno di dare testimonianza di devozione, per
sensibilizzare il prossimo circa il rispetto che si deve a Nostro Signore Gesù
Cristo Sacramentato.
Il Signore sostenga soprattutto chi tentenna per non voler apparire
"esibizionista" davanti agli occhi di tutti. Non preoccupatevi di questo
pensiero.
Dio ci conosce e scruta i cuori! Anzi, ben venga che qualcuno pensi male di
noi.
Il giudizio umano non vale nulla e cambia rapidamente.
Ciò che conta é il giudizio di Dio, che noi adoriamo.
Pace e bene.
Caterina, dalla Campania
10 agosto 2024
San Lorenzo Martire
Trovi i nostri aggiornamenti su
questo e
questo canale telegram
a cura di Veronica C.
Inutile dire che chi si sente chiamato alla difesa dell’Eucarestia in questi
tempi bui dove è pressoché normalmente oltraggiata, procedendo nella sua
testimonianza, non possa non imbattersi in risvolti sempre nuovi.
In questo articolo, la nostra Caterina, giovane Alleata della Campania,
già autrice di un precedente
racconto, ci narra di un fatto avvenuto in chiesa durante un matrimonio e di un
ricordo riguardante l'efficacia dell’esempio della devozione.
"Chi impara a credere, impara a inginocchiarsi. Una fede o una liturgia che
non conoscano più l’atto di inginocchiarsi, sono ammalate in un punto
centrale. E dove questo gesto è andato perduto, dobbiamo nuovamente
apprenderlo (…)" Papa Benedetto XVI
§§§
Salve cari Alleati dell' Eucarestia,
Eccomi di nuovo a testimoniare sull' efficacia dell'esempio silenzioso.
Poco tempo fa, invitata, ho partecipato ad un matrimonio. Dal modo di
comportarsi in chiesa, forse un po' troppo distratto, ho immaginato che la
maggior parte degli invitati non fosse cattolica praticante.
Nel momento della Santa Comunione ho preso la Santa particola in bocca ed in
ginocchio, perché, grazie a Dio, dalle mie parti i sacerdoti non contestano
piú questa modalità di ricevere il Corpus Domini.
Visto il rilassamento generale non mi aspettavo e non ho nemmeno controllato
se qualcuno facesse caso alla mia testimonianza di devozione.
Nel momento della Comunione infatti, normalmente penso solo a Gesú,
altrimenti tutto si ridurrebbe ad un atto esteriore.
Dopo qualche ora, però, durante il pranzo, contro ogni mia aspettativa, una
signora mi ha riferito che,
nel momento in cui mi ha vista inginocchiata, si é commossa, ricordando
nostalgicamente i tempi in cui la Comunione si faceva ancora cosí: immagino si
riferisse ad una cinquantina di anni fa.
Ha espresso anche la sua più totale disapprovazione circa la sciatteria
odierna riservata a Nostro Signore e alla Santa Eucaristia.
Tuttavia, dato che mi ha fatto capire che lei stessa è saltuaria nella pratica
dei sacramenti, prego e spero che presto possa avvicinarsi di piú al
Signore.
Quest'esperienza mi ha riportato alla mente un episodio simile, capitato
proprio a me un paio di anni fa.
Ai tempi, non tutte le chiese permettevano che si facesse la Comunione in
bocca, o comunque era necessario interpellare prima il sacerdote.
Un giorno, come tanti, partecipai alla Messa feriale, e feci la Comunione
Spirituale, giacché non avevo avuto modo di accordarmi col celebrante. Era
così complicato dover spiegare ogni volta, a preti nuovi, che non avrei voluto
riceverLa in mano!
Ma al momento della distribuzione, con mia grande sorpresa una signora con il
velo, senza farsi troppi scrupoli e a differenza di tutti gli altri, decisa
avanza lungo la fila, si inginocchia e riceve la Comunione in
bocca.
Mi sono commossa a vedere quella scena. Credo tanto quanto si commuovono gli
altri quando vedono me. A prova che l’effetto dell'esempio è davvero sempre
molto contagioso!
Uscendo fuori dalla chiesa, con entusiasmo ho raccontato il fatto ad un'amica,
anche lei sempre imbarazzata in quel periodo, al momento della distribuzione
della Comunione.
Entrambe fummo molto incoraggiate da questo esempio audace ed inatteso, e nel
mio caso fu il momento in cui decisi di sposare definitivamente la causa degli
Alleati, ripromettendomi che da quel momento in poi non avrei più tentennato,
per nessuna ragione al mondo, anche perché stare inginocchiati in preghiera e
un adorazione, attira la Grazia di Dio e arma contro il Nemico.
Così ho iniziato a comportarmi come quella signora, di chiesa in chiesa, con
il coraggio, che mi viene infuso di volta in volta da Nostro Signore.
Da sola non riuscirei a difendere l'Eucaristia, ma nel pieno della mia
debolezza invoco ogni volta lo Spirito Santo che mi dia la forza di
testimoniare, senza tirarmi indietro, ovunque mi trovi. E così accade.
Sento che passo dopo passo, Dio mi rende sempre piú sicura e determinata nello
svolgimento di quella che considero una missione.
Ringrazio il Signore per questa chiamata e invito chiunque legga questo brano
ad aggregarsi nell'impegno di dare testimonianza di devozione, per
sensibilizzare il prossimo circa il rispetto che si deve a Nostro Signore Gesù
Cristo Sacramentato.
Il Signore sostenga soprattutto chi tentenna per non voler apparire
"esibizionista" davanti agli occhi di tutti. Non preoccupatevi di questo
pensiero.
Dio ci conosce e scruta i cuori! Anzi, ben venga che qualcuno pensi male di
noi.
Il giudizio umano non vale nulla e cambia rapidamente.
Ciò che conta é il giudizio di Dio, che noi adoriamo.
Pace e bene.
Caterina, dalla Campania
10 agosto 2024
San Lorenzo Martire
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4 commenti
Anch'io mi inginocchio e prendo la comunione in bocca , io e mio figlio e siamo gli unici , la maggior parte soprattutto quelli nelle prime file , non si inginocchiato neanche alla consacrazione Eliana Udine
Bella testimonianza che lo spirito Santo mi aiuti ad inginocchiarmi mentreprenderò la comunione...ancora non ne ho avuto il coraggio 🙏💙
Invece di andare in fondo a dare il pessimo esempio, si mettono pure in prima fila....
Veronica
Coraggio, coraggio! Gesù cerca testimoni della Sua Presenza Reale nell'Ostia:"CHI MI RICONOSCERÀ DAVANTI AGLI UOMINI, io lo riconoscerò davanti a Dio"
Chi si inginocchia davanti a Dio, riesce a stare in piedi in ogni situazione . (cit)
Veronica
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