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lunedì 19 giugno 2023

Tutto posso in Colui che mi dà forza

Condividiamo di seguito una bella testimonianza che abbiamo ricevuto dagli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo di Loreto
, gruppo locale che come tutti gli altri delle 22 province italiane in cui sono presenti, si sono uniti per darsi vicendevole conforto nella sofferenza data dall’imposizione della Comunione sulla mano. Vi lasciamo alle loro parole.

Loreto. Nella casa della Madre

Carissimi Veronica e Valter,

siamo il gruppo di Alleati di Loreto e frequentiamo con assiduità la Basilica della Santa Casa. Ci siamo conosciuti grazie al vostro gruppo Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo ed abbiamo iniziato ad andare insieme alla Santa Messa durante la Quaresima, quando ancora vigeva l’ordine del vescovo di non dare la Santa Comunione in bocca. Raccomandazione che veniva ripetuta a tutte le Messe, prima della distribuzione. Ci sono molti video in rete che lo attestano. Ma noi non intendendevamo assolutamente obbedire a quell’ordine sacrilego e ci siamo così organizzate per sventarlo.

Piene di apprensione, ma fiduciose nella potenza della preghiera, la prima volta siamo andate alla Santa Messa in cinque. Tutte avevamo indosso il velo muliebre e siamo arrivate circa 30 minuti prima dell’inizio. Ci siamo sistemate al primo banco, pregando, ognuno per conto proprio, lo Spirito Santo che scendesse come balsamo nelle menti e come fuoco che bruciasse la tiepidezza dei cuori, recitando il Santo Rosario per invocare il materno aiuto di Maria, Madre di Dio e Madre nostra, ospiti nella Sua Casa.

Al momento della Santa Comunione, siamo andate per prime, ci siamo messe in fila, inginocchiandoci tutte davanti al sacerdote. E miracolo! Non potevamo credere ai nostri occhi: il sacerdote, lo stesso che l’attimo prima e come al solito si era raccomandato di prendere la Comunione in mano, non ha battuto ciglio e ha dato a tutte la Santa Comunione in bocca, mentre eravamo in ginocchio. Abbiamo ringraziato lo Spirito Santo, Maria Santissima e il nostro Angelo Custode che ci hanno aiutato e dato la forza, il coraggio e l’ispirazione giusta.

Dopodiché abbiamo continuato a fare così, una volta a settimana, ottenendo sempre lo stesso bel risultato, finché addirittura la Domenica delle Palme è giunta la meravigliosa, impensata e inaspettata notizia che il vescovo aveva dato il suo assenso per la distribuzione della Santa Comunione in bocca a tutti.

Da allora andiamo alla Messa per conto nostro, quasi tutti i giorni, riuscendo ad essere presenti a più Santa Messe per dare l’esempio più esteso possibile che segue sempre lo stesso procedimento:
– andare un po’ prima dell’inizio della Santa Messa;
– mettersi al primo banco, se possibile;
– andare a ricevere la Santa Comunione per primi in ginocchio a mani giunte.

Mai ci è stata negata, anzi! Alcuni fedeli che non sono ufficialmente appartenenti agli Alleati sul nostro esempio cominciano ad inginocchiarsi e a ricevere la Comunione nel modo giusto e i sacrilegi diminuiscono sempre di più. Veramente una grande Grazia.

Abbiamo avuto anche la possibilità in quella Chiesa, di partecipare per due giovedì consecutivi, sempre durante la Quaresima, alla lettura delle 24 ore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo dal libro della Piccarreta che, insolitamente, un frate del Santuario aveva organizzato. Penso che anche l’esercizio di questa pia pratica, ci abbia aiutato a ricevere la Grazia, perché senza preghiera non si può ottenere nessun miracolo.

Grazie a tutti per l’attenzione.

Dio Vi benedica. Santa giornata.

Le Alleate di Loreto

Ecco, questa è una bella storia, che si ripete con successo un po’ ovunque.

Vogliamo però segnalare la reticenza di una chiesa di Senigallia, non lontano da Loreto, dove i nostri fratelli in Cristo hanno ricevuto il “no” secco del sacerdote, che si è voltato dall’altra parte e non li ha comunicati.

Per Grazia ciò accade molto raramente. Di certo gli Alleati non demordono e continueranno ad andare ad inginocchiarsi per fare la Comunione in bocca, nonostante l’ostilità del sacerdote. Sarà sua personale responsabilità di fronte a Dio se vorrà continuare ad ostacolare l’incontro tra il Signore Eucaristico e le Sue creature. Non certo dei fedeli.

Riflettano i sacerdoti! Essi sono canali di grazia! Non compiano l’errore di farsi ostacolo per il raggiungimento della santità delle anime a loro affidate. Sarebbe uno sfregio gravissimo che inciderebbero sulla propria coscienza, fallendo per intero il sacro mandato.

Ma le storie belle come quella di Loreto danno gioia e nutrono la speranza nei cuori di tutti gli Alleati: quella che la fede e l’Adorazione a Dio dovuta, riempia di nuovo i cuori dei fedeli e di tutti i sacerdoti.

In particolare è fonte di grande speranza il fatto che, come anche riferito dagli Alleati di Ancona, altri parrocchiani, vedendo loro ricevere la Santa Comunione in bocca e in ginocchio, comincino o riprendano a fare lo stesso, che molti in epoca Covid sono stati deviati dalle loro buone sante abitudini. Il buon esempio di devozione dimostra e ricorda che ciò che si va a ricevere non è una caramella, ma il frutto del più grande sacrificio di tutti i tempi: quello di Cristo, passato dalla Croce per farsi Pane del Cielo. L’Infinitamente Grande che si fa nell’Ostia infinitamente piccolo…

Vengono le lacrime di commozione e gioia a scrivere di Dio-Ostia e ci sembra incredibile che molti non riescano a comprendere quale offesa, si compia nei confronti del Sacratissimo Cuore di Gesù, afferrando le Sue Carni con le mani spesso sporche o imbrattate di gel disinfettante.

Sarebbe opportuno rammentare che non si va alla Messa per “fare qualcosa la domenica” ma si va ad assistere, ogni volta, al sacrificio di Gesù sul Calvario per onorarlo e ringraziarlo dai cenci della nostra piccolezza umana.

Quindi rinnoviamo l’appello: chi ha compreso la grandezza dell’Ostia, si faccia testimone della Presenza Reale di Cristo con l’esempio, incurante di ogni rispetto umano, ma anche con la parola, con lo scritto e con ogni mezzo possibile a sua disposizione.

Ricordiamo al mondo che vuole cancellarNe la memoria, che Dio è vivo più che mai, che ci ama, che è venuto in mezzo a noi e vuole entrare dentro di noi per sanare le nostre ferite, rinnovarci, santificaci.

Facciamo in modo che i sacerdoti stessi non lo dimentichino e che non si permettano più di offendere Gesù con parole, gesti o pratiche ormai inutili, oltre che oltraggiose.

Un sentito ringraziamento agli Alleati di Loreto per la loro testimonianza di fede e un caro saluto a tutti.

Aspettiamo tanti nuovi amici di fede tra le file degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo per difendere al meglio la Vita Sacramentale di Gesù Cristo. E così sia. Per unirsi in Telegram [qui].

Valter Tuninetti e Veronica Cireneo
Fondatori degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo

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