Incontrarsi nel nome di Cristo
Sia lodato Gesù Cristo.
Vorrei
raccontare brevemente quanto accaduto domenica 30 aprile 2023 presso il
Santuario di Madonna di Rosa a San Vito al Tagliamento.
Premetto
che questo Santuario, luogo di preghiera e penitenza, è sempre stato meta
ambita di pellegrinaggi e fino a qualche anno fa, ogni pellegrino e fedele
aveva sempre la possibilità di trovare una Santa Messa degnamente
celebrata, la disponibilità di un confessore e anche un frate con cui
parlare e confortarsi. Ma durante il periodo Covid c’è stata una tale
sconcertante svolta, che costrinse amaramente mio marito e me ad evitare
di recarci ancora in quel luogo: assurde restrizioni e abusi eucaristici
venivano continuamente imposti.
Dopo la recente nascita degli
Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo, movimento cattolico a cui
appartengo fin dall’inizio, mi giunge notizia da altri miei fratelli
Alleati di zona, che al Santuario gli abusi continuano ancora oggi,
nonostante sia in corso l’a.D 2023 e che dall’ambone, durante ogni omelia,
viene costantemente ricordata la proibizione tassativa di fare la
Comunione se non in mano.
Confrontata la notizia con altri
fedeli di località limitrofi, che confermano la situazione, aggiungendo
che il priore è irremovibile nella sua decisione, pensiamo che sperare di
ottenere la Comunione in ginocchio e sulla lingua, secondo la legge
universale della Chiesa mai abrogata, potrebbe essere difficile se non
impossibile. Ma è soprattutto per questo che decidiamo di tentare la
nostra azione riparatrice.
Così con un piccolo gruppo di
Alleati, otto per la precisione, tentiamo l’impresa decidendo di
partecipare alla Santa Messa che proprio dal priore sarebbe stata
celebrata alle ore 10.00 di domenica 30 aprile 2023, nella solennità di
San Pio V Papa.
Durante l’omelia il priore parla di Gesù come:
“la porta delle pecore,… il pastore di libertà e di futuro,… Colui che ci
conosce per nome e che è realmente presente nell’Eucarestia…”.
Riflettendo su queste bellissime parole comincio a dubitare che quel
sacerdote fosse davvero il priore, a meno che lo Spirito Santo non lo
avesse illuminato proprio all’alba di quella domenica mattina. Restava da
vedere la corrispondenza tra il suo dire e il suo fare ed ora la
vediamo.
Arrivato il momento della Comunione, i frati si
igienizzano accuratamente le mani e indossata la mascherina scendono i
gradini dell’altare per distribuire l’Eucarestia. Il nostro gruppo si
tiene verso la fine della coda dei fedeli, con mio marito in cima, nostro
capofila. Tutti coloro che ci precedono prendono Gesù Eucarestia sulla
mano.
Stava per toccare a noi e mi sento battere forte, forte
il cuore, ma penso: “Tutto posso in Colui che mi dà forza” e mi affido a
Gesù e alla Madonna di Rosa. Arrivato il momento di mio marito che si
presenta con le mani giunte, vedo che il priore tentenna, invitandolo a
porgere la mano. Mio marito muove la testa accennando ad un netto “no”.
Immobile e determinato continua a fissare il sacerdote, che finalmente gli
porge l’Eucarestia sulla lingua. Al mio turno, inginocchiandomi prima e,
arrivata anch’io a mani giunte, il priore mantiene una tale distanza da me
nel darmi la Comunione sulla lingua, che temo quasi faccia cadere l’Ostia.
L’ultima alleata della fila, l’ottava, mi dice, dopo la Messa, che quando
è arrivato il suo turno il frate aveva un’espressione sul volto quasi a
dire “Ancora un’altra? Ma insomma, basta!”.
Siamo usciti dalla
Messa con il cuore colmo di gioia e abbiamo coronato la nostra giornata
pranzando insieme e passeggiando tra i luoghi ameni del Friuli
occidentale. Era la prima volta che ci incontravamo. Perfetti sconosciuti,
diventati amici e fratelli nel nome di Cristo.
È proprio vero,
Gesù è la porta. Ci chiama per nome e ci attira a Lui. E ha ragione San
Giovanni Paolo II, quando dice: “Non abbiate paura! Aprite, anzi,
spalancate le porte a Cristo!”. Nel nome di Dio tutto è possibile!
Laura
Come
abbiamo da sempre intuito, sostenuto e dichiarato, e come i fatti
dimostrano, non è solo in questo caso, il portarsi sotto l’altare per
gruppetti a mani giunte e in ginocchio, per ricevere la Santa Comunione
sulla lingua, come è doveroso, convince anche i sacerdoti più ostili,
oltre a dare esempio di devozione che sempre nuovi fedeli seguono, ad
imitazione degli Alleati, pur non appartenendo ufficialmente al
movimento.
Dio sa quanti sacrilegi in meno sono stati compiuti
in questo tempo, in cui agli Alleati è dato di operare. Confidiamo quindi
in un numero sempre più crescente di operai nella vigna del Signore, per
raggiungere anche quelle città al momento scoperte, dove gli abusi
eucaristici continuano imperterriti, con grande sgomento di quei fedeli
soli, che avrebbero bisogno di Alleati per combattere insieme la buona
battaglia per la fede.
Per seguire gli Alleati dell’Eucarestia
ci raggiunga e sarà il benvenuto chiunque sia sinceramente interessato a
riparare e difendere la vita Sacramentale di Gesù Cristo nella “tana del
lupo”, unendosi al canale Telegram dedicato, tramite il link d’ingresso
[qui].
A
presto!
Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo
e Divinissimo Sacramento.
Blog cattolico, formativo ed informativo, a difesa del SS. Sacramento e contro gli abusi eucaristici e liturgici.
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lunedì 22 maggio 2023
Testimonianza da Udine
In quella che segue, riportiamo la testimonianza di Laura, capogruppo
degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo di Udine, che
condividiamo anche per sua volontà, dato che
rappresenta il tipico modus operandi degli Alleati dell’Eucaristia e del
Vangelo nella sacrosanta battaglia contro gli abusi eucaristici.
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